comunicato stampa
Filovia, il Comitato Strada Parco Bene Comune sul Consiglio di Stato: "Clamoroso errore tecnico-progettuale"

È stata ampiamente riconosciuta la legittimazione del Comitato. È stata definitivamente cristallizzata la posizione di assoluta centralità del Comitato nella salvaguardia della Strada-Parco e dei valori ambientali, paesaggistici e di sicurezza ciclo-pedonale. Il TAR, prima, e il Consiglio di Stato, oggi, hanno così attribuito al Comitato Strada-Parco Bene Comune il ruolo di parte procedimentale necessaria, al pari dei vari protagonisti apparsi sulla scena (Sindaco di Pescara, incluso). Confidiamo, pertanto, che già dalla prossima settimana il Comune di Pescara e TUA vogliano attenersi alla pronuncia del Consiglio di Stato e fornire tutti i dati che il Comitato ha richiesto sugli interventi in corso sul patrimonio arboreo pubblico.
Il Comitato Strada-Parco non si dice invece soddisfatto circa gli aspetti tecnici esaminati nella sentenza. Il Consiglio di Stato è incorso in un clamoroso errore tecnico-progettuale (abbaglio dei sensi) perché ha ritenuto sicuro il filobus in quanto – secondo il Consiglio di Stato – sarebbe un vero e proprio “tram” munito di “binari”. Nella Strada-Parco, il Ministero non ha rilasciato il nulla-osta per un tram né per un mezzo con guida vincolata su binari. Il filobus Van Hool non corre sui binari, bensì si tratta di un normale filobus su gomma a guida manuale libera che non potrà essere instradato sulle corsie ridotte della Strada parco nelle necessarie condizioni di sicurezza. L’errore oggettivo contenuto nella sentenza è tuttora all’esame dei legali. Sulle numerosissime prescrizioni (ancora da realizzare) il Consiglio di Stato ha rinviato il giudizio alla fase di entrata in esercizio, confidando evidentemente nella vigilanza attenta e ora legittimata del Comitato Strada-Parco Bene Comune.
Resta il fatto che permarranno ragionevolmente irrisolte tutte le criticità tecniche ed economiche che il Comitato ha segnalato da lunghi anni agli Enti responsabili del procedimento in tempo utile per rimediare, benché a tutt’oggi inascoltato. Non sarà certo questa sentenza a rendere conforme al TRM il percorso filoviario precario e incompiuto malamente individuato a Pescara. La patata bollente finirà nelle mani di ANSFISA e ne vedremo delle belle.

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