comunicato stampa
Radicali Abruzzo, Nuova Pescara: da fusione a moltiplicazione di municipi e poltrone

“150 poltrone a fronte di una popolazione di 200.000 abitanti, 4 municipi che vanno a dividere anche Pescara, facendola tornare indietro di 100 anni. E la si definisce città dannunziana, con D’Annunzio che si rivolterà nella tomba, lui che un secolo fa volle l’unione fra Castellammare Adriatico e Pescara”.
Lo statuto che dovrà essere approvato prevede infatti 4 municipi (Spoltore, Montesilvano, Pescara Nord e Pescara Sud) e il Consiglio Comunale a cui vengono conferiti solo il potere di indirizzo politico e il potere di controllo amministrativo.
“Questa divisione permetterà di eleggere fino a 150 nuovi consiglieri, un quarto dei parlamentari italiani. A lievitare sono le spese e i costi se pensiamo anche ai diversi uffici e collaboratori che verranno nominati a causa dello spostamento dei poteri d’azione dal Consiglio Comunale a quelli Municipali: altro che ottimizzazione dei costi” continua Varveri. “Ci teniamo a ricordare, in quanto Radicali Abruzzo, che il referendum votato nel 2014 recitava: “RITIENE L’ELETTORE CHE DEBBA ESSERE ISTITUITO IL COMUNE DI “NUOVA PESCARA”, COMPRENDENTE I COMUNI DI PESCARA, MONTESILVANO (PE) E SPOLTORE (PE) CHE VENGONO CONTESTUALMENTE SOPPRESSI?”. Qui più che una soppressione c’è un aumento del numero dei centri di potere e un’organizzazione amministrativa che, invece di unire, disunisce, come una qualsiasi confederazione.”

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