comunicato stampa
Del Trecco replica all'intervento di Creati - Italexit

Fa sorridere il signor Creati, suscitando però una nota di biasimo perché offende la civiltà di una città che tra poche settimane si avvia verso la più grande rivoluzione mai realizzata prima, ovvero l’estendimento all’intero territorio della raccolta differenziata dei rifiuti spinta porta a porta”.
Lo ha detto l’assessore all’Ambiente Isabella Del Trecco commentando le esternazioni del signor Creati di Italexit.
“Prima di intervenire pubblicamente su un tema tanto delicato quanto quello dell’ambiente e dell’igiene urbana si studia tanto e bene, ed è evidente che Creati si è presentato alla cattedra per farsi interrogare senza aver studiato – ha sottolineato l’assessore Del Trecco -. Non ha studiato norme, né regolamenti, né ordinanze comunali e dirigenziali che oggi disciplinano il sistema della raccolta dei rifiuti. Non è a conoscenza degli incontri costanti e continui che facciamo con l’intera struttura tecnica di Ambiente, con i cittadini e i commercianti, e tutte le altre Associazioni di categoria.
Non conosce come funziona il sistema stesso della raccolta, ovvero cosa fa Ambiente dopo aver ritirato il pattume, non sa com’è disciplinata la raccolta differenziata, e non sa che quelli che in maniera suggestiva chiama ‘castelli di cartone’ o ‘gigantofollie’ sono semplicemente i cartoni delle confezioni che i commercianti con tanta collaborazione e pazienza impilano l’uno dentro l’altro, dopo aver sballato la merce, per lasciarli fuori dalle attività, dove Ambiente provvede al loro ritiro e conferimento ben 3 volte al giorno, ogni giorno, e non come avviene in altre città, come Milano, dove i cartoni vengono ritirati 2 volte a settimana.
Lo racconteremo ai commercianti, e ai cittadini, che secondo Italexit quei cartoni sono una vergogna e che il signor Creati, magari, vorrebbe che ogni commerciante se li tenesse dentro il proprio negozio, accanto alla merce in vendita. Ora, è chiaro che quello di Creati è uno scivolone linguistico-concettuale, oltre che politico, di proporzioni bibliche, animato, forse, dalla buona volontà di dare visibilità al proprio partito, ma che è diventato un boomerang determinato dalla non-conoscenza di come si amministra una città. Per cui rimandiamo Italexit agli esami di riparazione, attendendo un ravvedimento operoso di un aspirante amministratore che ancora deve studiare chilometri di carta prima di pensare a una candidatura tanto importante”.

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