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comunicato stampa
Autismo Abruzzo: una passeggiata a Pescara può essere "salata"

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Una passeggiata nel capoluogo adriatico può essere "salata"». A dirlo è un associato dell'associazione Autismo Abruzzo onlus che il 2 febbraio del 2019 nel tentativo di trovare un parcheggio per disabili ha varcato per 2 volte la zona pedonale in centro a Pescara ricevendo però in cambio una contravvenzione.

«Tentammo di avvisare i vigili urbani ma al numero indicato allora sui cartelli non rispose nessuno», ricorda l'uomo che trasportava in auto la figlia disabile.

«Invieremo poi tutti i documenti e sicuramente il Comune di Pescara sarà in grado di applicare la normativa», pensava l'uomo, «abbiamo ritenuto opportuno dare fiducia alle istituzioni. Le due multe furono notificate il 27 aprile 2019 e il 24 maggio 2019 e provvedemmo a inviare tutta la documentazione che attestava i requisiti per il transito nell'area pedonale. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto ingiunzione di pagamento da parte della "Adriatica Risorse Spa" e se non pagheremo entro 30 giorni saranno "costretti" a effettuare pignoramento mobiliare, pignoramento dello stipendio o crediti verso terzi. Dopo aver fatto tutto il possibile per informare e comunicare chi incappa in questa “roulette” può scegliere tra pagare o ricorrere a proprie spese sul piano legale. Da giorni tentiamo di contattare questa azienda ma gli orari di servizio al pubblico (solo in ufficio) sono tali da rendere impossibile qualsiasi contatto. Non ci resta che affidare a media e social questa vicenda nella speranza che il sindaco Carlo Masci possa considerare tutte le azioni possibili, magari invocando l’autotutela eliminando la burofollia. La persona in possesso dei requisiti deve potersi muovere in libertà, senza cavilli e senza limitazioni. Non può essere costretta comunicare ogni spostamento o annunciare il suo accesso alle aree pedonali. A distanza di anni non deve essere costretto a ricostruire episodi, dopo che comunque ha inviato quanto necessario nel rispetto dei tempi. Le multe fatele a chi viola le regole e, magari, considerate anche di esigere sanzioni a chi il proprio dovere non è in grado di svolgerlo».










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