SEI IN > VIVERE PESCARA > SPETTACOLI

articolo
"Il Quirino in Galleria Sciarra": il viaggio di Piero Mazzocchetti nella musica contemporanea

2' di lettura
266

Piero Mazzocchetti, pescarese, classe 1978, cantante e tenore dalla voce potente, terzo classificato a Sanremo nel 2007, nel 2018 fonda, a San Giovanni Teatino, la "Crossover Academy", accademia di canto lirico, pianoforte e canto leggero. Con gli altrettanto bravi Francesco Mammola (mandolino) e Pierluigi Santullo (pianoforte), ha catturato fortemente l'attenzione del pubblico nell'ultima serata del sabato del Teatro Quirino alla Galleria Sciarra.

Una formula, questa, del "Teatro in Galleria", al suo secondo anno di vittoriosa sperimentazione: grazie all'originalità dell'appuntamento, sia musicale o teatrale (con nomi di rilievo) che gastronomico (con cena preparata, ogni volta, dal limitrofo ristorante "Angolo Sciarra"). E questa volta specialmente, dopo l'abituale presentazione d'un libro importante ("Matrimonio siriano, un nuovo viaggio", di Laura Tangherlini, introdotto da Luca Tommasi. Rubbettino ed.), un pubblico variegato, per età e gusti musicali, ha assistito in religioso silenzio al viaggio del musicista. Un viaggio che Mazzocchetti ha fatto - dando ogni tanto "il canto" agli spettatori - nella musica soprattutto italiana.

Con perfetta esecuzione, usando spesso gli arrangiamenti piu' moderni, il musicista ha ripercorso brani di straordinaria forza evocativa, tappe d'un percorso lungo la musica italiana (e non) degli ultimi due secoli. Da "Tu che mi hai preso il cuor", di Lohner - Beda e Franz Lehar, a "Dallamericaruso" del compianto Lucio Dalla, da Gino Paoli ("Una lunga storia d'amore") a Renato Zero ("I migliori anni della nostra vita"). Con grande spazio per il "Tempio della musica" napoletano, adeguatamente rappresentato dalle mitiche "O sole mio", "Malafemmena" (di un certo Antonio de Curtis, in arte Totò...) e "Tu vuo' fa' l'americano"; e per giganti come Domenico Modugno ("Meraviglioso", "Tu si' 'na cosa grande") e Vittorio de Sica (interprete, nel '32,, di"Parlami d'amore Mariu'", scritta per lui, nel film "Gli uomini, che mascalzoni", da Neri e Bixio).

All'uscita, il caldo della serata romana: ma negli animi degli spettatori, la gioia per essersi potuti finalmente ritrovare insieme, dopo un anno davvero incredibile, fatto di dolore e di speranza, di lotta resiliente e di rinnovata consapevolezza che "Nessun uomo è un'isola".