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Pescara, una stagione da riscattare

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Manca sempre meno all’inizio della nuova Serie B: dopo una tribolata situazione che si è conclusa solo pochi giorni fa, è stato approvato il nuovo format del campionato, che quest’anno sarà a diciannove squadre: bocciati, così, i sogni ripescaggio di Novara e Catania, il campionato è pronto a ricominciare.

Saranno nove mesi intensi e imprevedibili, dove tutto può succedere: come sempre la cadetteria riserva sorprese ad ogni ostacolo da superare, e quest’anno non sarà da meno. Il livello si è alzato, l’asticella è salita di livello. Anche quest’anno sarà un campionato impegnativo per il Pescara, reduce da una stagione altalenante e a tratti deludente: dai ragazzi di Zeman, lo scorso anno, ci si aspettava qualcosa in più. Andata come è andata, gli abruzzesi sono ripartiti ed hanno in mente un unico obiettivo: riscattare l’opaca stagione conclusa in piena zona rossa, al diciassettesimo posto, praticamente ad un passo dal baratro-spauracchio dei play-out. Una sensazione da non rivivere, una stagione da riscattare.

Ma dove può arrivare questo Pescara? La sensazione è che, data la concorrenza che ha aumentato, in alcuni casi, il tasso tecnico delle rispettive rose, il Pescara non parte coi favori del pronostico. Quantomeno non tra le prime quattro, cinque della classe, come da anni ormai ha abituato il Delfino. La sensazione è che il club di Sebastiani abbia cominciato un percorso di ridimensionamento le cui crepe evidenti si sono palesate nella scorsa stagione, quest’anno dovranno assestarsi. Il Pescara, complice un mercato più da categoria che da salto di qualità, è atteso da un campionato duro ed impervio. Mister Pillon dovrà tirare fuori il meglio dai suoi, compresi dai nuovi arrivati dal mercato, come Ciofani per la retroguardia e Scognamiglio. Avanzare pronostici su un campionato così imprevedibile è sempre troppo azzardato: ci sarà da lottare, da sfruttare ogni occasione, a cominciare dalla prima sfida in trasferta contro la Cremonese. E perché no, regalarsi qualche piacevole sorpresa per smentire gli scettici e zittire i critici. Dura, durissima per un club che era subito pronto a rilanciarsi lo scorso anno, col ritorno del maestro Zeman, prima di naufragare inesorabilmente verso il baratro, chiudendo difatti un ciclo cominciato ai tempi di Immobile, Verratti e Insigne e mai del tutto svanito. Ecco, ripetere quell’anno sarà forse impresa troppo difficile, ma quantomeno avvicinarsi a quel livello, per risultati e obiettivi, sarebbe cosa buona per ridare linfa ad un pubblico caldo e passionale e ad una piazza abituata, negli ultimi anni, a palcoscenici più prestigiosi. Di certo la concorrenza è agguerrita e le rivali non mancano.

Chi sono le favorite per vincere questa Serie B? Parte in pole il Palermo di Zamparini, che desidera tornare in A e riscattare le sconfitte della scorsa stagione, quando Empoli, Parma e Frosinone hanno festeggiato sulle spalle dei rosanero. Non mancano le rivali: le tre retrocesse dalla Serie A, Hellas Verona, Crotone e Benevento sono tre gatte scomodissime da pelare ed anzi il mercato delle tre parla chiarissimo: si lotta per il primo posto e non per altro. Gli occhi sono puntati anche sul Perugia di mr.Nesta, uscito ai playoff lo scorso anno. La sensazione però è che i primi due posti saranno lotta esclusiva, o quasi, tra le quattro sopracitate. Ora parola al campo, manca pochissimo: in fondo l’unico giudice dall’insindacabile giudizio, a netto di chiacchiere e ipotesi, resta proprio il rettangolo verde.