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Rivelazioni-shock su Il Giornale: 'Seconde case destinate agli immigrati, Pescara nella lista del governo'

Come si legge in un articolo pubblicato oggi sul quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, “La scadenza è quella fatidica del 4 dicembre. Fino al referendum - manco a dirlo - non si muoverà foglia. Poi dal Viminale arriverà il via libera alle requisizioni, finora più uno spauracchio per i comuni poco «accoglienti» con i migranti che una misura realmente applicata. (...) mentre gli sbarchi continuano a portare altri migranti nei nostri confini, per il capo dipartimento immigrazione Mario Morcone e per il ministero dell'Interno la strada da battere sarebbe dunque proprio quella che sembrava servire da mera minaccia, ossia l'arma delle requisizioni. Evocata più volte da Morcone e dallo stesso ministro dell'Interno Angelino Alfano, potrebbe ora essere rispolverata e messa effettivamente in atto”.
Ma c’è di più: citando un approfondimento del quotidiano l’Opinione, Il Giornale riferisce che “I servizi segreti avrebbero già realizzato una schedatura delle città dove è possibile che i cittadini si organizzino in comitati per ribellarsi ai profughi. Le requisizioni insomma andranno avanti, e secondo l'Opinione, che cita fonti del ministero dell'Interno, l'esecutivo sarebbe pronto a prendere misure drastiche contro quei cittadini che si opporranno alla consegna degli immobili privati ai migranti”.
"I servizi segreti - scrive il quotidiano - pare abbiano già allertato il governo circa eventuali proteste violente da parte di italiani non disposti a farsi requisire l’immobile”.
La notizia a Pescara è stata rilanciata dal consigliere regionale Lorenzo Sospiri, secondo il quale proprio il capoluogo adriatico sarebbe destinato ad essere una delle ‘città-pilota’ per il cosiddetto ‘Piano Alfano’.
“Se è vera tale intenzione – annuncia Sospiri - siamo pronti a smontare il mondo per impedire una simile violazione dei diritti degli italiani. Innanzitutto tramite il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri faremo depositare un’interrogazione urgente al governo per la conferma di tale notizia. E se il risultato sarà positivo prepariamo Pescara alle barricate, perché nessuno, a partire da un governo non eletto e dichiarato illegittimo dalla Corte Costituzionale, può pensare di effettuare un esproprio di massa e di farla franca”.
“In sostanza – conclude il consigliere - il governo Renzi ha finito i soldi e non ha più risorse per pagare le cooperative che sino a oggi si sono occupate del business degli immigrati, con lauti compensi. A questo punto è pronto il piano B: requisire le seconde case sfitte che gli italiani hanno costruito o comprato con mille sacrifici, e metterci dentro gli immigrati”.

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