comunicato stampa
I migranti dell’Hotel Ariminum al lavoro nelle strade di Montesilvano

“Ogni mattina – spiega il Primo Cittadino - ai volontari verranno indicati gli interventi e i punti della città dove eseguirli. Si tratta di un progetto concreto, con il quale intendiamo dare un’opportunità a queste persone di integrarsi nel tessuto cittadino. Molti di loro fuggono da scenari fatti di angoscia e disperazione, e il loro unico desiderio è quello di ricostruire un futuro ed iniziare una nuova vita. Queste attività rappresentano un primo passo per ricominciare. Ci auguriamo che il numero dei volontari si incrementerà, intanto questi 7 ragazzi hanno dimostrato il desiderio di fare qualcosa per il bene della comunità che li sta accogliendo”.
I volontari hanno iniziato con la raccolta di piccoli rifiuti lungo la zona antistante il centro di intrattenimento Porto Allegro (foto) e nei pressi della stazione ferroviaria. Secondo quanto stabilito nella convenzione, il Comune provvederà alla copertura assicurativa dei lavoratori nonché alla dotazione degli strumenti necessari alle loro mansioni. Sempre il Comune individua settori, tempistiche, aree di impiego e numero dei migranti necessari. Possono impegnarsi nelle attività, su base libera, volontaria e gratuita, i cittadini stranieri che hanno presentato istanza per il riconoscimento della protezione internazionale e che sottoscrivano il patto di volontariato.
“Gli afflussi continui che toccano tutto il territorio italiano - aggiunge il sindaco - producono una preoccupazione crescente. Molto spesso apprendiamo dell’arrivo di nuovi profughi solo dopo il loro smistamento nei centri di accoglienza. Questo ci impone una riflessione attenta, e l’individuazione di quelle soluzioni che permettano di salvaguardare il territorio e la sicurezza dei nostri cittadini, ma al tempo stesso di quei progetti che rappresentino un’adeguata ed idonea accoglienza per i profughi. Vogliamo che i montesilvanesi non considerino i migranti come un problema o un ostacolo che influisce sulla qualità della loro vita, bensì come una risorsa. L’impiego dei migranti in lavori di pubblica utilità può rappresentare un piccolo tassello nel lungo percorso che dobbiamo fare tutti insieme per cambiare questa percezione. Tale progetto – conclude Maragno - è anche uno strumento per supportare il nostro Ente a fornire servizi più efficienti e nella lotta al degrado urbano. I migranti dovranno infatti occuparsi della pulizia di aree pubbliche e parchi, rendendoli così più accoglienti e curati”.

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