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Rapporto Cresa, presentato lo stato dell’economia abruzzese: sale il Pil ma aumentano le criticità. D’Alfonso: ‘Obiettivi? 60mila posti di lavoro’

Secondo le più recenti stime fornite dalla società specializzata Prometeia, il Pil abruzzese ha segnato una variazione positiva (+1) dopo tre anni di contrazione.
“Rispetto a precedenti episodi di espansione ciclica – si legge nel Rapporto del Centro Regionale di Studi e Ricerche Economico Sociali - la ripresa produttiva appare caratterizzata da una minore robustezza, attribuibile a un minor grado di diffusione: osservando gli andamenti settoriali della produzione industriale, il numero di comparti in crescita risulta inferiore rispetto al passato”.
Discreta la crescita nei settori trasporto ed elettronica, così come è positivo il trend dell’alimentare e del comparto tessile. Decisivo per il mercato delle auto e per i prodotti elettronici è stato l’aumento delle vendite oltre confine, definito ‘eccezionale’ dagli estensori dello studio.
Qualche segnale positivo arriva anche dal mondo del lavoro, anche se questo “non deve far tralasciare rilevanti questioni che ancora restano aperte, come la forte caratterizzazione generazionale della crisi, che ha visto gravare sui più giovani i costi più pesanti, e gli elevati persistenti tassi di disoccupazione”.
I nodi di fondo restano legati all’utilizzo delle risorse comunitarie, e anche se nel 2015 si è registrata una accelerazione dell’impiego dei fondi, il Rapporto sottolinea la necessità di migliorare la fase di progettazione “con una selezione degli interventi da parte delle autorità centrali e locali che privilegi gli investimenti diretti rispetto ai sussidi alle imprese, di cui da più parti è stata lamentata la scarsa efficacia”.
“Nel guardare ai prossimi mesi – conclude la sintesi del Rapporto Cresa - occorrerebbe soffermarsi con attenzione sul ruolo di alcuni importanti interventi di contesto che mirino a salvaguardare la fragile struttura demografica della regione”.
“I dati sul Pil e sulla produzione industriale sono buoni - ha commentato il presidente della Regione Luciano D'Alfonso -, ora bisogna agganciare a questo quadro positivo migliori ricadute sul fronte occupazionale. L’obiettivo è creare nei prossimi anni 60mila posti di lavoro. Noi lavoreremo in questa direzione e il Masterplan farà la sua parte”.

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