Sant’Andrea: i pescaresi in processione per migranti e pescatori morti in mare. Commozione per Nicola Rabuffo

2' di lettura 01/08/2016 - Si è svolta come ogni anno la tradizionale processione per rendere omaggio a pescatori e migranti 'vittime del mare'. In occasione della festa di Sant’Andrea, che si chiuderà stasera con lo spettacolo pirotecnico, i partecipanti hanno voluto ricordare anche Nicola Rabuffo, storico titolare dello stabilimento Orsa Maggiore, scomparso pochi giorni fa a soli 55 anni.

Il toccante tributo a Rabuffo ha rappresentato il momento più saliente di una manifestazione a cui ha preso parte anche il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini.

“Si tratta di un rito che si rinnova e che abbraccia sempre nuove tematiche, quest'anno aperto al ricordo di tutte le vittime del mare”, ha dichiarato Alessandrini, accompagnato da una delegazione comunale e da tantissimi cittadini. La processione è partita dalla chiesa di Sant'Andrea attraversando parte della città e le vie del borgo marino, fino ad approdare al porto, dove hanno preso il largo i pescherecci.

La cerimonia come da tradizione è stata organizzata da pescatori e balneatori, con in testa Riccardo Padovano (nella foto), consigliere comunale e titolare di uno stabilimento.

“Pescara – ha sottolineato Padovano - ha una lunga storia di accoglienza che si ripete, un elemento tipico delle città di mare e di un carattere aperto e proteso verso il mondo. Rendiamo quindi onore a tutte le persone morte in mare”.

Alle parole del consigliere comunale ha fatto seguito il tradizionale lancio delle corone in acqua, concluso con la deposizione di un mazzo di fiori alla memoria di Nicola Rabuffo quando il corteo è giunto nello specchio d'acqua antistante l’Orsa Maggiore. “La sua morte – ha concluso Padovano - è una dura perdita per il popolo dei balneatori, un esempio bello e di sostanza per la nostra economia cittadina”.










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