comunicato stampa
Criminalità, un abruzzese su 3 si sente ‘a rischio’: gli ultimi dati su furti in casa e borseggi

E' quanto emerge da un approfondimento che Confartigianato Abruzzo ha condotto sui primi risultati dell'indagine Anap-Ancos (Associazione nazionale anziani e pensionati e Associazione nazionale comunità sociali e sportive) circa l’esposizione degli anziani alle truffe.
I dati in questione, analizzati dall'Ufficio studi di Confartigianato nazionale, sono i primi e parziali risultati dell'indagine ufficiale che verrà diffusa nei prossimi mesi dalla Confederazione. Gli intervistati, tutte persone di 60 anni ed oltre, sono stati ascoltati tra il 10 ottobre 2015 e il 29 febbraio 2016. In Abruzzo gli anziani over 65 rappresentano il 22,6% della popolazione totale.
Nel 2015, il 32,4% delle famiglie abruzzesi segnala la presenza di rischio criminalità nella zona in cui abita, con un aumento del 5,3% rispetto all'anno precedente. Se il dato regionale è inferiore alla media italiana (41%), la percezione del rischio criminalità in Abruzzo è superiore alla media europea, che si ferma al 25,3%. Come nel resto del Paese, anche a livello regionale più è grande la città di riferimento più cresce la percezione del rischio. Una percezione di insicurezza che aumenta in modo proporzionale all'età degli intervistati: vale a dire che più si è anziani più si teme di essere vittime di furti, truffe e raggiri.
Nel 2014 il tasso dei furti in abitazione, nelle quattro province abruzzesi, è pari a 17,7 casi ogni mille famiglie, in linea con la media nazionale (17,9). Va meglio per quanto riguarda i borseggi, che sono 3,7 ogni mille abitanti.
"In attesa dell'indagine definitiva, questi dati, seppur ancora generici e provvisori - commenta il presidente di Confartigianato Abruzzo, Luca Di Tecco - la dicono lunga sulla percezione di insicurezza dei cittadini. Da anni la nostra associazione, attraverso l'Anap regionale, è impegnata sul fronte della sensibilizzazione, fornendo informazioni e consigli utili per difendersi dai malintenzionati e prevenire i reati, come testimoniano le numerose campagne antitruffa svolte".

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