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Coppia diabolica e ‘braccio armato’ tentano di uccidere imprenditore pescarese: 3 arresti

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Carabinieri
A concepire un piano diabolico per eliminare un piccolo imprenditore pescarese, almeno stando alle ricostruzioni degli inquirenti, sarebbero state proprio le persone a lui più vicine, ovvero la compagna e il figlio di lei, supportati da due pregiudicati.

Il piano però alla fine è stato scoperto, e ieri (sabato 23 luglio, n.d.r.) i due sono stati arrestati dai Carabinieri. La vicenda, ricostruita dal Comandante dei Carabinieri Claudio Scarponi, sembra uscita da un thriller: protagonista è un imprenditore di 50 anni residente a Pescara, aggredito qualche settimana fa da due uomini mentre rientrava a casa.

Scampato al primo attacco grazie ad una pronta reazione, l’uomo è stato ‘preso in consegna’ da compagna e figlio, che a quanto pare avrebbero tentato di eliminarlo somministrandogli in dosi massicce un farmaco anticoagulante, potenzialmente in grado di scatenare ictus e infarti. Il piano però è stato stroncato grazie alla approfondita indagine del Nucleo operativo radiomobile e dei Nas di Pescara, che oltre ai due familiari hanno arrestato anche uno dei picchiatori reclutati dalla donna, un cittadino di origine colombiana già noto alle forze dell’ordine. Le indagini sono partite a seguito dell’intercettazione di una inquietante telefonata tra madre a figlio, in cui si parlava ‘in codice’ delle modalità per avvelenare il congiunto.

A quanto pare, alla base del duplice tentativo di omicidio ci sarebbe l’intenzione di mettere le mani sul patrimonio dell’imprenditore, oltre ad accesi dissidi familiari. Gli arrestati dovranno ora rispondere di tentato omicidio in concorso. Per il colombiano, posto ai domiciliari, l’accusa è quella di lesioni aggravate.



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