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Ryanair resta a Pescara: il governo taglia le tasse e salva l’aeroporto. D’Alfonso: ‘Grazie a Renzi e Delrio’

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Alle ore 19.59 di martedì 19 luglio arriva la notizia ufficiale: la Commissione Bilancio della Camera dei Deputati ha approvato l’emendamento governativo ‘salva voli low cost’, che in pratica scongiura l’addio di Ryanair allo scalo abruzzese.

L’emendamento del governo prevede la soppressione della tassa che lo stesso esecutivo aveva istituito nella legge di stabilità 2016 sui diritti di imbarco, scatenando la protesta della compagnia irlandese, pronta a lasciare diversi aeroporti italiani. Dopo un lunghissimo tira e molla, il governo ha infine cancellato la pesante addizionale sui biglietti che di fatto aveva penalizzato il trasporto aereo, spingendo Ryanair a un passo dall’addio.

La notizia è stata salutata con grande soddisfazione da Luciano D'Alfonso, reduce dall'incontro con il presidente della Repubblica Sergio Mattarella (nella foto): “Grazie a Delrio – scrive il Governatore sulla sua pagina Facebook -, Matteo Renzi, Antonio Misiani, Francesco Boccia, Ettore Rosato, Antonio Castricone e Gianni Melilla. Infine, un ringraziamento speciale a Mauro Bonaretti, Roberto Garofoli e Maria Elena Boschi, per il lavoro di tecnica documentale parlamentare che hanno assicurato. Il 2016 è salvo: adesso ci occuperemo del 2017 e del 2018”.