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comunicato stampa
Ma quale ripresa? In Abruzzo vanno in fumo altri 12.500 posti di lavoro

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Nel primo trimestre del 2016, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in Abruzzo sono andati persi 12.517 posti di lavoro. Il totale degli occupati passa dalle 493.622 unità dei primi tre mesi del 2015, alle 481.105 unità del I trimestre 2016, con un tasso di occupazione pari al 55,18%.

Dal 2012 al 2015 gli occupati in Abruzzo sono passati da 500.309 (tasso di occupazione 56,66%) a 478.671 (54,50%), bruciando complessivamente ben 21.638 posti. E' quanto emerge da un'analisi di Confartigianato Abruzzo, che ha elaborato gli ultimi dati Istat.

Il tasso di disoccupazione è a quota 12,7% mentre i disoccupati sono 70.004, dato leggermente migliore rispetto al primo trimestre dello scorso anno (71.794), ma in peggioramento se si considera l'intero 2015 (69.111, 12,62%). Dal 2012 al 2015 i disoccupati sono passati da 46.763 (8,57%) a 69.111 (12,62%): una crescita esponenziale pari a 22.348 unità.

"I dati abruzzesi restano allarmanti – commenta il segretario regionale di Confartigianato, Daniele Giangiulli –, e riflettono la situazione nazionale, ancora estremamente difficile a causa di una crisi generale. I segnali di uscita dalla drammatica congiuntura economica purtroppo continuano a non vedersi. Tutte le risorse e gli strumenti a disposizione vanno ottimizzati per abbattere il cuneo fiscale e il costo del lavoro".

"Anche alla luce del Patto per lo Sviluppo appena firmato – conclude Giangiulli - la Regione Abruzzo deve accelerare i processi di politiche attive del lavoro con la pubblicazione di bandi frutto della nuova programmazione comunitaria 2014-2020”.