SEI IN > VIVERE PESCARA > LAVORO

articolo
Attiva, il tribunale dà torto agli interinali e nega contratto a tempo indeterminato. Alessandrini: ‘Avevamo ragione noi, nessuna sorpresa’

1' di lettura
2402

Dopo 6 mesi di presidio e il silenzio delle istituzioni, per molti quella del tribunale era rimasta l’unica strada per vedere riconosciuti i propri diritti. Lo scorso 7 luglio però per gli ex lavoratori interinali di Attiva (foto) è arrivata la doccia gelata, visto che la Corte d'Appello de L’Aquila ha emesso una sentenza destinata a pesare come un macigno sul contenzioso in atto.

Nello specifico, la decisione della Corte fa riferimento al ricorso di un ex lavoratore e, riformulando la sentenza di primo grado, di fatto accoglie le ragioni di Attiva e boccia la conversione del contratto da ‘temporaneo’ a ‘tempo indeterminato’. L'operaio, che ha prestato servizio tra il 2010 e il 2014 tramite contratti di somministrazione, ha visto però riconosciuto il diritto ad un risarcimento da parte dell'azienda controllata dal Comune di Pescara.

“Si tratta di un pronunciamento che non ci coglie di sorpresa – commenta il sindaco Marco Alessandrini - e che, presumibilmente, si perfezionerà anche in Cassazione se le parti faranno ricorso. Dal canto nostro non possiamo che prendere atto della legittimità dell’azione fin dal principio sostenuta dall’Ente sull’intera vicenda e che questa sentenza conferma”.

E mentre il gruppo degli ‘Interinali senza gloria’ annuncia ulteriori iniziative, legali e non, che faranno seguito alla sentenza, il sindaco ribadisce “la piena disponibilità a continuare il percorso iniziato, sia di dialogo che di ricerca di una soluzione”, anticipando che il prossimo 18 luglio tornerà a riunirsi il CICAS (Comitato di Intervento per le Crisi Aziendali) della Regione Abruzzo, “per assumere una decisione circa la concessione della mobilità in deroga in favore degli ex lavoratori interinali di Attiva”.