articolo
I precari di Attiva scrivono al Vescovo, ma lui li ignora: non è una novità. Un lettore racconta...

Dopo aver vivacemente protestato per giorni davanti a Palazzo di Città e nelle aule consiliari, sotto Natale i lavoratori - in gran parte padri di famiglia con bimbi a carico - hanno deciso di rivolgersi direttamente all’Arcivescovo di Pescara, Mons. Tommaso Valentinetti (nella foto), inviandogli un accorato appello in cui si sottolineava l'inaccettabile condizione di precarietà economica e psicologica di decine di persone.
La richiesta, che evidentemente fa seguito ai ripetuti appelli di Papa Francesco al diritto al lavoro e alla dignità umana, a oltre 10 giorni dall'invio non ha trovato alcun tipo di riscontro. Da qui, la comprensibile amarezza di chi è costretto a sorbirsi quotidianamente sterili sermoni propinati sia in chiesa che in tv, senza che alle parole seguano gesti significativi.
"Ci aspettavamo almeno una risposta da parte del Vescovo - spiega M., 50enne della provincia di Pescara -, ma evidentemente in questi giorni è stato troppo impegnato con le celebrazioni natalizie..."
"Non sono particolarmente stupito - racconta P., un affezionato lettore della nostra testata -, anni fa in un momento difficile della mia vita un sacerdote mi consigliò di rivolgermi proprio al Vescovo, così gli scrissi una lettera. Nella missiva - racconta il giovane - gli parlai della mia situazione lavorativa e della enorme difficoltà di portare avanti il progetto di costruire una famiglia con mia moglie".
"Non mi aspettavo certo che mi trovasse lui un lavoro - sottolinea P. -, ma visto che nella lettera parlavo di valori cristiani, di bambini e famiglia, attendevo quantomeno una risposta, una parola di conforto".
Cosa che, a quanto pare, anche in quel caso non è mai avvenuta. "Consegnai la lettera a mano, all'ufficio del Vescovo, dopo aver avvertito con una telefonata. A 5 anni di distanza posso dire che finalmente ho una casa e una bella famiglia con tre bambini, ma per questo certo non devo ringraziare nessuno".
Vista l’imminente conclusione delle festività, l’augurio di tutti, a partire dai lavoratori di Attiva, è che finalmente il Vescovo – libero dagli impegni istituzionali - trovi tempo e modo di mostrare attenzione verso un problema che non riteniamo possa permettersi di ignorare.

SHORT LINK:
https://vivere.me/ascU