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Inquinamento, il meteo non aiuta: piove ovunque tranne che a Pescara. Dal 12 gennaio pesanti disposizioni anti-smog

Annunciato in pompa magna dai mass media nazionali, l’arrivo di vento, pioggia e neve in gran parte della Penisola dovrebbe restituire un po’ di aria buona agli italiani, assediati da settimane dall’inquinamento atmosferico che persiste grazie all’alta pressione. E mentre i maggiori portali specializzati anche per l’Abruzzo prospettano l’arrivo di una ondata di aria fredda e ‘maltempo’ fino all’Epifania, le notizie per Pescara e il versante costiero della provincia non sono affatto buone.
A parte qualche lieve precipitazione possibile nella serata di oggi (domenica 3 gennaio, n.d.r.), per vedere un po’ d’acqua anche nel capoluogo adriatico bisognerà attendere fino a mercoledì 6. Pure in quel caso, però, siamo ben lontani dai rinfrancanti acquazzoni in corso sul versante tirrenico e nella maggior parte delle regioni italiane. Ma c’è di più: subito dopo l’Epifania, gli esperti prevedono il ritorno dell’alta pressione, con conseguente rialzo delle temperature e il sole che tornerà a splendere come non mai.
Facile immaginare gli effetti di tutto questo sulle centraline dell’Arta posizionate nei punti strategici della città: se le ultime rilevazioni del 30 dicembre parlavano di qualità dell’aria scadente, aspettarsi un miglioramento è pura utopia.
A quel punto, ai pescaresi non resterà che adeguarsi alle misure decise dal Comune, dove la più importante riguarda le targhe alterne. Dal 12 gennaio infatti scatteranno le nuove disposizioni per la circolazione stradale, valide per 3 mesi, che prevedono lo stop delle targhe dispari ogni martedì e il blocco di quelle pari il giovedì. Con buona pace di chi contesta duramente il provvedimento, sollevando dubbi circa l’efficacia, il divieto resterà in vigore sia al mattino che nel pomeriggio, e sarà accompagnato da una seconda disposizione, che obbliga i cittadini ad abbassare di un grado (da 20 a 19) la temperatura massima consentita all’interno delle abitazioni.
E mentre infuria la polemica, in attesa di buone notizie dalle previsioni meteo, la domanda che continuano a porsi tutti i pescaresi è sempre la stessa: ‘Ma servirà davvero a qualcosa?’

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