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E’ bufera sui 33 milioni del Ministero, Sulpizio affonda il Centrodestra: ‘Abbiamo salvato la città dal disastro’

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Non accenna a placarsi la polemica intorno al maxi finanziamento da 33 milioni di euro che il Ministero dell’Interno ha erogato al Comune di Pescara a titolo di fondo di rotazione.

Dopo l’annuncio dell’amministrazione comunale, scandito da toni trionfalistici, e il durissimo commento del capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, arriva la controreplica da parte dell’assessore alle Finanze Adelchi Sulpizio, chiamato in causa dallo stesso Lorenzo Sospiri.

“In merito alle dichiarazioni di Forza Italia circa il presunto indebitamento dei pescaresi conseguente alla procedura di riequilibrio finanziario in corso – spiega l’assessore -, ci meraviglia che abbiano rimosso le cause e i responsabili della grave crisi in cui si trova la città. Se già dal 2012 gli esponenti di quella che oggi è opposizione avessero dato retta al campanello d'allarme suonato dagli ispettori del Mef e se avessero posto in essere le azioni correttive necessarie ed adeguate, quasi sicuramente si sarebbe potuto evitare lo stato di dissesto verso cui è andata la città”.

Tuttavia, secondo Sulpizio la maggioranza di Centrodestra all’epoca dei fatti preferì “restare inerte”. “Peggio ancora – incalza -, finirono per aggravare la situazione! Tanto è vero che nel maggio 2013 l'Ente ha contratto un mutuo liquidità per la somma di 10 milioni e 600.000 euro, destinato al pagamento dei debiti pregressi al 31/12/2012, da restituire in 15 anni ad un tasso del 3,44% annuo”.

“A questo punto – si chiede Sulpizio - mi piacerebbe sapere se è meglio ottenere un finanziamento a tasso zero da restituire in 10 anni, pagare tutti i fornitori dell'Ente e riconoscere i debiti fuori bilancio in sospeso da diversi anni, oppure continuare a non pagare le imprese con i conseguenti aggravi di spesa connessi, e perfino mandare l'Ente in dissesto e non pagare nessuno, con ripercussioni inimmaginabili per il tessuto sociale ed economico della città”.

La verità, sempre secondo il titolare delle deleghe alla Finanza, è un’altra: “Con il piano di riequilibrio la città è salva dalla crisi – conclude - e con la sua attuazione stiamo restituendo respiro non soltanto alle imprese, ma anche ai cittadini: rivendichiamo con forza la bontà di questa procedura, tutto il resto è inutile retorica”.