Senzatetto muore abbandonato sul lungofiume, esplode la polemica: ‘Colpa del freddo o della mala politica?’

2' di lettura 14/12/2015 - Un cittadino polacco di 47 anni, da tempo stanziato a Pescara, è stato trovato morto in un casolare abbandonato nei pressi del fiume, nella zona di via Valle Roveto. (foto d'archivio)

Secondo le prime ricostruzioni, ad uccidere l’uomo sarebbe stato il freddo pungente che, soprattutto di notte, rende difficili le condizioni di vita per chi non ha un tetto dove ripararsi. La vittima infatti appartiene a quella folta schiera di disperati e senza fissa dimora, che si spostano come fantasmi da un punto all’altro della città.

A causare il dramma sarebbero state anche le precarie condizioni di salute del 47enne, il cui fisico debilitato evidentemente non ha retto di fronte all’ennesima nottata senza un riparo. Anche alla luce delle note polemiche circa il trattamento riservato ai senza fissa dimora, con gli sgomberi e la chiusura notturna della stazione ferroviaria, l’ennesimo dramma della povertà ha riacceso la miccia dello scontro politico.

“Questa morte è una vergogna per la città”, ha dichiarato l’ex assessore provinciale alle Politiche sociali, Guido Cerolini Forlini. Forlini, che attualmente è coordinatore cittadino di Forza Italia, ha puntato il dito contro l’amministrazione comunale, che a suo parere si sarebbe dimostrata ancora una volta incapace di garantire una rete di assistenza adeguata. “Da tempo – attacca l’esponente di Forza Italia - avevo lanciato l’allarme sui rischi dell’inverno, ma sono stato accusato dall’assessore delegato Diodati di ‘speculare sui morti’. Oggi credo che l’intera giunta Alessandrini debba solo chiedere scusa: l'uomo con ogni probabilità è stato ucciso non solo dalle temperature ghiacciate della notte, ma anche dalla situazione di grave degrado che caratterizzava la sua esistenza”.

Sempre secondo Forlini, si tratta di una morte “annunciata e prevedibile”, conseguente al taglio dei servizi che fino a qualche anno fa garantivano un minimo di assistenza a persone ridotte a vivere per strada. “Ora – conclude - chiedo al sindaco Alessandrini quanti altri casi simili dovremo aspettarci per questo inverno, e cosa dobbiamo attendere prima che adotti le opportune iniziative per garantire a tutti i clochard della città un riparo adeguato e sicuro almeno di notte”.






Questo è un articolo pubblicato il 14-12-2015 alle 17:03 sul giornale del 15 dicembre 2015 - 754 letture

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