Renzi ci ha ripensato, l’Abruzzo (forse) è libero dal petrolio. Ombrina addio?

In caso di approvazione dell’emendamento, la realizzazione dell’impianto sarebbe di fatto bloccata, quando ormai manca solo il definitivo via libera da parte del Ministero della Attività produttive.
La decisione del governo come prevedibile ha scatenato una serie di reazioni nel mondo politico abruzzese a partire da quella del Governatore Luciano D’Alfonso, cha ha rivendicato un ruolo decisivo nel felice esito della trattativa. Secondo quanto affermato dallo stesso presidente regionale, determinante sarebbe stata una lettera inviata nei giorni scorsi a Matteo Renzi. “Il profilo delle piattaforme petrolifere non rovinerà lo skyline delle nostre coste – gongola il Governatore -, si tratta di un grande risultato per gli abruzzesi”.
Sulla stessa linea è l’intervento del coordinatore della maggioranza in Consiglio regionale, Camillo D’Alessandro: “L’emendamento del governo – sottolinea il braccio destro di ‘Big Luciano’ - è il risultato del lavoro in prima persona del presidente D’Alfonso insieme agli altri presidenti di Regione promotori del referendum, che alleandosi con i cittadini hanno rappresentato con forza le ragioni della contrarietà. Ora è chiaro a tutti che quello che diciamo lo facciamo: gli impegni assunti in campagna elettorale sono stati mantenuti”.
"Una vittoria dei cittadini e della loro guida istituzionale, il presidente D'Alfonso, costruita meticolosamente, passo dopo passo, dal Manifesto di Termoli del luglio scorso fino alla coraggiosa scelta referendaria”, aggiunge Mario Mazzocca, titolare delle deleghe sull’ambiente. “Una vittoria di chi, nei giorni scorsi, si è attivamente speso per un futuro sostenibile nella recente Conferenza ONU di Parigi su Clima ed Energia".
Soddisfatte anche le opposizioni, con Gianluca Vacca del M5S (“Siamo a un passo dalla vittoria: l’emendamento presentato dalla maggioranza alla Legge di Stabilità è simile a quello da me sottoscritto e bocciato pochi giorni fa”) e l’ex parlamentare di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo che cantano vittoria.
“Come abbiamo ripetuto mille volte l'unica lotta che si perde è quella che si abbandona – esulta Acerbo -, fermare Ombrina sembrava impossibile, ma a forza di rompere le scatole in tutte le sedi si sta profilando un successo significativo. Nei prossimi giorni l’emendamento dovrebbe essere approvato a larghissima maggioranza, reintroducendo il limite delle 12 miglia, proprio quello che era stato abrogato con il voto di tutti i parlamentari abruzzesi all'epoca del governo Monti. Ora – conclude - non resta che aspettare che la cosa si concretizzi, a quel punto potremo stappare finalmente lo spumante”.

Questo è un articolo pubblicato il 14-12-2015 alle 16:09 sul giornale del 15 dicembre 2015 - 588 letture
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