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Montecitorio, annuncio-shock dei presidenti di Provincia: ‘Dimissioni in massa’

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I presidenti delle Province italiane, che martedì sera incontreranno alcuni rappresentanti del governo per chiedere la correzione della Finanziaria 2016 e poter continuare ad operare nelle funzioni fondamentali, sono pronti a gesti eclatanti.

Se le loro richieste non saranno accolte entro il 12 dicembre, giorno del voto finale alla Camera dei deputati della Legge di Stabilità, porranno in essere una protesta clamorosa come ultimo atto di appello ai parlamentari italiani.

E’ questo il risultato dell’assemblea dei presidenti delle Province Italiane (UPI), svoltasi a Roma nella sala Capranichetta di Montecitorio, cui hanno partecipato anche i rappresentanti abruzzesi, guidati dal presidente della Provincia di Pescara Antonio Di Marco.

L'argomento dell'incontro è stato quello dell'emergenza finanziaria delle Province, nel caso in cui verrà approvata la Legge Stabilità proposta dal governo, che non consentirebbe nemmeno di poter predisporre un bilancio.

Nel corso della riunione, il presidente dell'UPI Achille Variati ha citato la Provincia di Pescara come esempio di buona attività sul territorio, in riferimento alla reiterata attività di "pressing" sui parlamentari abruzzesi.

“Se le risposte del governo non saranno adeguate o tarderanno ad arrivare – sottolinea Di Marco - i presidenti delle Province italiane, me compreso, porranno in essere un gesto eclatante. E questo gesto sarà compiuto prima del voto al Parlamento, come ultimo atto di appello ai nostri rappresentanti alla Camera e a difesa dei cittadini e dei nostri territori”.