Diluvio di domande per fare l'operatore ecologico in Attiva: oltre 6000 candidati per 61 posti. La storia di due laureate

Il profilo della società , controllata al 100% dal Comune di Pescara, unitamente alla tipologia di contratto prevista (tempo indeterminato) evidentemente ha spinto migliaia di persone, disoccupate o meno, molte delle quali presumibilmente residenti anche fuori provincia, a tentare la scalata al posto fisso.
Vista la nutrita concorrenza, l’impresa però si annuncia lunga e difficile: alla prima prova (test preselettivo da cui si salveranno solo in 183), seguiranno la prova pratica e quella orale, che riguarderà materie concernenti il lavoro da svolgere. Tutto questo entro la fine di dicembre, quando Pescara avrà 61 operatori ecologici in più e soprattutto poche decine di 'fortunati' che potranno tirarsi finalmente fuori dai tentacoli della precarietà e della disoccupazione.
Motivi sufficienti per spingere all'iscrizione non solo gli 'addetti ai lavori', con esperienze specifiche nel settore, ma anche tante figure di altra estrazione professionale, giovani o meno, che spesso vantano titoli di tutto rispetto. Anche se mancano ancora i dati ufficiali, non è affatto difficile scovare persone che, con tanto di laurea e altri titoli accademici, tenteranno la sorte per entrare in Attiva.
"Proverò a fare il test di preselezione - confessa Alessia, 28enne laureata in scienze sociali alla D'Annunzio -, non vedo altre possibilità di trovare un'occupazione fissa". Alla successiva domanda (Sarebbe un problema per una ragazza da poco laureata fare un lavoro di questo tipo?), la replica è disarmante: "I miei genitori in realtà non sanno che proverò questa strada... gliene parlerò solo nel caso dovessi farcela. Mio padre ha investito tutti i suoi risparmi per farmi studiare, e anche se ho il massimo rispetto per questo lavoro, credo che se mi vedesse in strada con una scopa in mano per lui sarebbe un grande dolore, la prenderebbe come una sconfitta personale".
Non molto diversa la testimonianza di Michela, 30enne con laurea e master. Dopo aver terminato gli studi, Michela ha messo su famiglia, e nonostante la giovane età , con due bimbi piccoli si sente ormai tagliata fuori dal mercato del lavoro. "Credo sia una possibilità unica, per quanto remota, di inserirmi da qualche parte e lavorare - spiega -, vista la mia situazione familiare la laurea ormai è carta straccia, e se dovessi farcela ad entrare in Attiva per me sarebbe una vera svolta".
Alla domanda se conosce altre persone laureate che parteciperanno al concorso, la ragazza risponde con una risata. "Quasi tutti i miei amici parteciperanno - sorride amaramente -, a partire dai laureati. Ci sarà anche il mio compagno: nonostante abbia già un lavoro, dopo anni di precariato pure lui spera in una svolta".
Scaduti i termini per l'iscrizione, l'appuntamento quindi è fissato a fine mese, quando un vero e proprio esercito di persone busserà alle porte di Attiva per tentare di dare concretezza ad un sogno che si chiama 'lavoro'. A tutti loro, un grande in bocca al lupo dalla redazione di Vivere Pescara.

Questo è un articolo pubblicato il 27-11-2015 alle 11:09 sul giornale del 28 novembre 2015 - 1113 letture
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