Consiglio straordinario sul mercatino etnico, il Comune ha deciso: disco verde al terzo tunnel della stazione

2' di lettura 27/11/2015 - Addio all’area di risulta: a oltre 20 anni dall’insediamento delle bancarelle nel piazzale della stazione ferroviaria, l’amministrazione pare aver imboccato con decisione la strada che porta al trasferimento.

Sebbene nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale - tenutasi giovedì 26 novembre alla presenza di centinaia di cittadini (foto) - non siano mancate polemiche e discussioni, Alessandrini conferma quanto anticipato nei giorni scorsi: il mercatino dei senegalesi, salvo sorprese dell’ultima ora, sarà trasferito nel terzo sottopasso della stazione, attualmente murato.

“Verificata la disponibilità dell'area in capo all'Ente – ha spiegato il sindaco - abbiamo compiuto diversi sopralluoghi anche con le forze dell’ordine, coinvolgendo Asl e Vigili del Fuoco per i profili della sicurezza e della salubrità; l'area risponde, infatti, a una serie di requisiti positivi a partire proprio dalla sicurezza e dalle caratteristiche dello spazio”.

Come ricordato dallo stesso Alessandrini, si tratta di una galleria lunga 90 metri e larga 20, potenzialmente in grado di ospitare fino a 100 postazioni. E se da un lato la comunità senegalese ha confermato la disponibilità, dalle opposizioni non sono mancate critiche e proteste relativamente all’abusivismo e al mancato pagamento delle tasse per l’occupazione del suolo pubblico. “La condizione necessaria per andare avanti – ha assicurato il Primo Cittadino – è che cessino le diffuse situazioni di irregolarità, per le quali adotteremo rigorosi controlli”.

Al termine della seduta, l’Assise si è quindi pronunciata favorevolmente “a realizzare quanto descritto dal sindaco nella sua introduzione al Consiglio odierno e pertanto a realizzare una struttura nei locali messi a disposizione dalle Ferrovie dello Stato”.

Le condizioni poste dai consiglieri sono le seguenti:

- Sicurezza e salubrità: mercato con cancello e orario di apertura e chiusura; videosorvegliato; in una struttura a norma con illuminazione e servizi igienici;
- Legalità e antiabusivismo: tutti gli ambulanti dovranno essere in regola con le autorizzazioni e i pagamenti dei tributi dovuti e la Polizia Municipale dovrà esercitare un controllo permanente sulla contraffazione;
- Verifica della possibilità di realizzare un mercato sperimentale dove possano trovare posto anche ambulanti “comunitari”;
- Definire pertanto il mercato mercato 'etnico e dell’integrazione'.







Questo è un articolo pubblicato il 27-11-2015 alle 12:28 sul giornale del 28 novembre 2015 - 462 letture

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