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Liceo Misticoni nella bufera, Preside minaccia denunce. Studente si sente male: rocambolesco intervento del 118

Si parte con la decisione degli studenti di riunirsi in assemblea straordinaria per discutere di alcune tematiche molto importanti, a cominciare dal contestatissimo documento sulla sicurezza scolastica con cui la dirigenza ha vietato di sostare nei piani durante la ricreazione.
“In questo modo – ha commentato Federico Stigliano, studente dell'Artistico e membro del Collettivo Studentesco – viene a mancare il dovere che la scuola ha di promuovere le attività sociali descritte nello statuto. Il piano di sicurezza non è stato consegnato né consultato dagli studenti, e nessuno è stato interpellato per queste modifiche al regolamento”.
Per la cronaca, le nuove norme prevedono l'obbligo di ricreazione all'interno delle classi e perfino di tenere un registro per le persone che vanno in bagno (al massimo due volte al giorno), con tanto di divieto di utilizzo degli stessi sanitari durante l’intervallo.
“Tutto questo perché la struttura del Misticoni è pericolante – spiega Stigliano -, è così da ormai undici anni e le istituzioni, purtroppo, hanno peggiorato la situazione introducendo nuovi corsi senza mettere a disposizione nuovi spazi”.
Una situazione a quanto sembra ormai insostenibile, con i ragazzi che si dicono esasperati da promesse mai mantenute per la messa in sicurezza e soprattutto per la disponibilità di una sede alternativa. “Ci sono stati dati 500.000 euro e vogliamo che i lavori inizino immediatamente – si legge nel comunicato del Collettivo -, ci rifiutiamo di entrare in una scuola che potrebbe ferire o togliere la vita a qualunque ragazzo o adulto”.
Di fronte alle rimostranze degli studenti, la Preside però ha minacciato denunce e sospensioni in quanto ha ritenuto illegittima la convocazione dell’assemblea all’interno dell'istituto. A quel punto è andato in scena il brutto spettacolo di un giovane che, proprio a causa della ristrettezza degli ambienti, poco dopo l’inizio dell’assemblea si è sentito male e non ha potuto ricevere tempestivamente i soccorsi: “Per far entrare l'aria sono stati costretti a forzare la porta d'emergenza – raccontano i presenti -, inoltre la chiusura dei bagni e l'assenza di acqua dai rubinetti ha impedito un primo intervento”.
Successivamente però è sopraggiunta un'ambulanza che ha scongiurato altre complicazioni. “La Preside – concludono gli studenti - ha ribadito le minacce e subito dopo il rientro in classe sono state segnate varie note. Ma la protesta – assicurano – va avanti, non ci fermeremo”.

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