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Sito della Regione attaccato da integralisti vicini all’Isis: 'Iraq sarà cimitero dell'Italia'. D'Alfonso rassicura: 'Atto dimostrativo'

Il testo, scritto in un inglese decisamente approssimativo, riportava minacce all'Italia secondo un copione ben noto alle forze di polizia addette al monitoraggio dei siti web istituzionali. “L’Iraq sarà il cimitero dell’Italia - si legge nel messaggio -, salutiamo la morte che vi attende per mano dei mujahedin dell’Iraq”.
Della circostanza, rilevata dal Comando provinciale dei Carabinieri dell'Aquila, è stato immediatamente informato il presidente Luciano D’Alfonso, che ha sollecitato l'intervento del responsabile dell’ufficio tecnico per la rimozione del testo. Subito dopo, la Regione ha provveduto a sporgere denuncia ai Carabinieri.
Nelle ore successive sulla pagina Facebook di D'Alfonso sono arrivati ulteriori chiarimenti sulla vicenda: "Abbiamo ricostruito attraverso verifiche sul web l'attività del gruppo hacker che ha attaccato il sito della Regione", scrive il Governatore. "Pur mantenendo le attenzioni occorrenti, possiamo rilevare che si tratta di un gruppo che compie diffusamente solo azioni dimostrative. Quest'anno in Italia aveva già attaccato i siti web di una scuola di Scandicci (FI) e di alcuni Comuni, veicolando messaggi dello stesso tenore cui poi non ha fatto seguito alcun accadimento. Probabilmente gli hacker hanno inteso ricordare a modo loro l'anniversario della strage di Nassirya (12 novembre). In ogni caso restiamo vigili e attendiamo i risultati delle indagini del Comando provinciale dei Carabinieri di L’Aquila".

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