SEI IN > VIVERE PESCARA > POLITICA

articolo
Ombrina, il governo Renzi va avanti con le trivelle. Ma l’Abruzzo non si ferma: ‘Arroganza incredibile, pronti a ricorsi e denunce’

1' di lettura
482

Nessun ripensamento, nessun dubbio dal governo centrale su Ombrina Mare: respinta la richiesta di sospensione, si va avanti con il progetto. La Conferenza dei Servizi del Ministero dello Sviluppo Economico si è conclusa con questa decisione, che comporta il via libera per le trivellazioni della Rockhopper lungo le coste.

Sono stati 278 i voti a favore, dei quali 224 da parte del Pd, contro i 161 voti contrari (21 da Sinistra Ecologia Libertà, 68 dal Movimento 5 Stelle e 44 da Forza Italia).

Finora, quindi, a nulla sono valsi le innumerevoli manifestazioni di protesta né la recente istituzione del Parco Marino Costa dei Trabocchi o il divieto di trivellazione entro le 12 miglia. La delusione è tanta per tutti coloro che da tempo si stanno battendo per proteggere il nostro territorio: politici, amministratori locali, associazioni e cittadini.

Ma per un governo che non si ferma, c'è una Regione altrettanto decisa a non mollare: dall’esecutivo fanno sapere che in primis verranno denunciati penalmente i funzionari che, considerando le novità legislative poste in essere, non avrebbero potuto prendere una decisione di questo tipo.

"Faremo ricorso – annuncia il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli - e non solo al Tar, in sede civile e in sede penale. Qui si sta operando contro le leggi, non si può andare avanti con un procedimento che è illegittimo. Siamo di fronte ad un'arroganza inaccettabile, che porta ad uno scontro istituzionale. Fino a quando siamo vivi, la battaglia continua".