Corso Vittorio da ‘giardino’ a girone dell’inferno: i residenti (e non solo) infuriati con il Centrosinistra

3' di lettura 21/09/2015 - Macchine che transitano giorno e notte in entrambi i sensi di marcia, infischiandosene dei divieti e dei limiti di velocità, dissuasori e arredi divelti e asportati, colori sbiaditi, pavimentazione rovinata, sporco e degrado diffuso: sono queste le condizioni in cui è ridotto Corso Vittorio Emanuele a poco più di un anno dall’importante opera di riqualificazione voluta dall’ex sindaco Luigi Albore Mascia.

La denuncia arriva dai cittadini, residenti e non, a cui solo per pochissimi mesi è stato concesso di godersi un'oasi libera da smog e auto, con tanto di fontane e pavimentazione nuova di zecca. Subito dopo l’avvicendamento a Palazzo di Città, la nuova amministrazione di Centrosinistra ha spazzato via tutto, riportando Corso Vittorio al solito girone infernale cui i pescaresi erano abituati.

Per quanto riguarda le auto, l’ordinanza del Comune dello scorso novembre, pur abolendo l’isola pedonale, almeno in teoria prevederebbe forti restrizioni al transito, limitando il passaggio alla direzione sud-nord e fissando il limite di velocità a 30km/h. Ma come ben sanno coloro che quotidianamente transitano nella zona, tutto è rimasto sulla carta, visto che sono centinaia gli automobilisti che percorrono la strada anche nella direzione vietata, mentre il limite di velocità è rispettato solo dalle biciclette.

La conferma arriva dal blitz della Polizia Municipale, che la scorsa settimana in appena 2 ore ha sanzionato ben 52 automobilisti sorpresi a percorrere l’arteria contromano (foto). L’operazione, scattata dopo una raffica di segnalazioni da parte dei cittadini, non fa altro che dimostrare quanto in molti stanno denunciando da mesi: il divieto non serve a nulla, e già lunedì mattina è ripartito il serpentone di ‘irregolari’. E chissà, si chiedono in tanti, se e quando la Polizia Municipale tornerà a farsi viva da quelle parti.

Ma non è questo l’unico problema di Corso Vittorio: la denuncia arriva dall’omonima associazione di cittadini (residenti e non), impegnati nella salvaguardia di una delle zone più importanti della città. “Oltre all’assoluta mancanza di qualsivoglia manutenzione – denuncia l’associazione ‘Corso Vittorio’ – basta fare due passi per notare le fontane con acqua putrida, la sporcizia e il manto stradale disfatto da un transito incoerente con il progetto iniziale. Ma non abbiamo nessuna intenzione di arrenderci al traffico, allo smog e al degrado che questa amministrazione e Confcommercio vogliono imporre ai pescaresi”.

Nel mirino dei cittadini arrabbiati c’è proprio l’amministrazione comunale, che nonostante i funesti effetti del cambio di rotta non ha voluto sentire ragioni, lasciando il Corso più bello e importante della città ad un lento e inesorabile declino. “In meno di 1 anno – denuncia un cittadino sulla pagina Facebook dell’associazione - la pavimentazione è completamente distrutta, rovinata dal transito di autobus e macchine. Per non parlare dell’aria maleodorante, dei bei colori svaniti, alla faccia dei soldi spesi dalla cittadinanza”.

Sempre secondo il sodalizio pescarese, le soluzioni per traffico e commercio sarebbero “inesistenti”, con una costante violazione delle regole da parte degli automobilisti. “Mentre nel resto del mondo si parla di pedonalizzazione, mobilità sostenibile e lenta – si legge ancora in un post pubblicato subito dopo il blitz della Municipale – noi abbiamo chi ripropone il doppio senso di marcia e il parcheggio sotto l'ombrellone”.

Con tanti saluti al ‘giardino’ vanamente sognato dai pescaresi.










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