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Suicidi, depressione, anoressia e alcol: il malessere diffuso di una ‘gioventù bruciata’. La ASL lancia ‘Progetto Adolescenza’

Il Piano, approvato il 24 gennaio 2013, nell’ambito delle azioni programmatiche per la tutela della salute mentale di bambini e adolescenti raccomanda “interventi precoci e tempestivi nei confronti dei disturbi psichici, anche attraverso l’elaborazione di progetti sperimentali che prevedano la creazione di équipe integrate”.
In Abruzzo il Piano Regionale della Prevenzione Sanitaria relativo al quadriennio 2014-2018 sottolinea come i primi anni di vita siano cruciali per la promozione della salute mentale e la prevenzione dei disturbi collegati, e questo perché circa il 50% delle patologie psichiatriche inizia prima dei 14 anni d’età. Stando ai dati forniti dalla ASL di Pescara, circa un terzo delle persone che soffrono di depressione ha manifestato i primi sintomi prima dei 21 anni.
Ma c’è di più: sempre stando alle rilevazioni ufficiali, in Italia il numero di adolescenti in condizioni di disagio psicologico che potenzialmente può sfociare in disturbo vero e proprio rappresenta l’8% dell’intera popolazione giovanile.
Altrettanto sconfortanti risultano i dati scaturiti dalle indagini sulla condizione dell’adolescenza svolte da Eurispes e Telefono Azzurro, che delineano un ritratto a tinte fosche dei giovani di oggi: immerso nella crisi economica che amplifica la sua ‘fisiologica’ crisi identitaria, l'adolescente si muove nelle nuove tecnologie spesso inconsapevole dei rischi, gioca d’azzardo e beve alcol, vive con difficoltà le relazioni con i genitori, utilizzando talvolta la fuga da casa come strategia risolutiva, mentre con il partner sperimenta spesso l’aggressività come forma prediletta di comunicazione. Infine, i giovani risultano spesso preda della noia dell’ansia, preferendo i social network ai luoghi d’incontro ‘reali’.
“In questo scenario di cambiamenti e difficoltà – si legge in una nota della ASL - per alcuni dei nostri adolescenti è facile perdersi, mostrare segni di disagio e sviluppare dei quadri di conclamata psicopatologia, come capita spesso di osservare nei servizi che lavorano con i più giovani”.
Alla luce di queste rilevazioni, l’Unità Operativa di Neuropsichiatria Infantile della ASL di Pescara, diretta dal Dott. Renato Cerbo, in linea col Piano Sanitario Nazionale ha attivato a partire dall'1 settembre 2015 un servizio dedicato agli adolescenti (fascia di età 12–18 anni) ed alle loro famiglie, per perseguire i seguenti obiettivi:
- creare uno spazio d’ascolto dedicato all’adolescente in difficoltà ed alla sua famiglia;
- sostenere ed accompagnare l’adolescente nel suo percorso evolutivo;
- individuare precocemente la presenza di fattori di rischio psicopatologico;
- attivare percorsi diagnostico-terapeutici nelle situazioni patologiche, collegandoli con i servizi della ASL e degli Istituti scolastici;
- formare/informare i professionisti della salute (medici, psicologi, educatori e terapisti).
Per accedere al servizio è necessario contattare il numero telefonico 085 4252842/3 nei giorni di lunedì e giovedì dalle 15.00 alle 17.00.

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