Teppisti assaltano treni in corsa, è allarme. Un passeggero: ‘Possono uccidere’

2' di lettura 15/04/2015 - Il primo episodio della serie risale all’ultima settimana di marzo, quando ignoti hanno scagliato un grosso sasso contro un treno lanciato a tutta velocità a pochi chilometri dalla stazione di Scafa. (foto d'archivio)

In quella circostanza, solo un caso ha impedito che l’atto vandalico si trasformasse in tragedia, visto che la pietra sfiorò di pochi centimetri un viaggiatore dopo aver sfondato il vetro della carrozza. Da allora, come rilevato dalla Polizia ferroviaria, una escalation di violenza folle e immotivata che ha messo a più riprese in pericolo la vita dei passeggeri. Nell’ultimo mese la Polfer ha contato ben 7 episodi di lanci di sassi contro i convogli della linea Pescara-Roma, tutti localizzati nel tratto tra Scafa e Torre de’ Passeri.

La prima risposta era arrivata da Davide Zaccone, dirigente responsabile della Polizia ferroviaria, che subito dopo i primi lanci aveva disposto l’intensificazione dei controlli in tutta la zona. Si tratta di misure straordinarie che evidentemente hanno dato buoni frutti visto che proprio ieri, dopo l’ultimo assalto, il gruppo di anonimi lanciatori potrebbe aver firmato la propria condanna. Il gruppetto, composto a quanto pare da 4-5 giovanissimi, probabilmente minorenni, è stato infatti individuato e immediatamente segnalato alle autorità da alcuni testimoni. Da qui, è partita una caccia all’uomo che gli inquirenti sperano di poter concludere nelle prossime ore.

“Ero in viaggio verso Pescara – racconta un uomo presente sul treno durante uno degli assalti – quando all’improvviso un finestrino della carrozza su cui viaggiavo è andato in frantumi. Subito dopo, ho visto un sasso schizzare a terra e rimbalzare contro un sedile, a pochi centimetri da un altro passeggero. Nessuno in quella occasione è riuscito a individuare i responsabili – prosegue -, anche perché il treno procedeva a grande velocità e i teppisti hanno avuto tutto il tempo per dileguarsi”.

E proprio la velocità dei convogli, che in quel tratto raggiungono punte di 100km/h, rappresenta l’elemento di maggiore preoccupazione. Ma ora, grazie alle ultime segnalazioni, la Polizia ha individuato il punto esatto in cui sono stati lanciati i sassi, stringendo il cerchio intorno ai responsabili.

“Spero facciano presto – conclude il passeggero -, le pietre scagliate a quella velocità sono dei veri proiettili, e nessuno sarà tranquillo finché quei delinquenti non verranno assicurati alla giustizia”.


di Marco Verri
redazione@viverepescara.it





Questo è un articolo pubblicato il 15-04-2015 alle 15:24 sul giornale del 16 aprile 2015 - 593 letture

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