Massaggi cinesi a luci rosse: la Polizia arresta capo della banda

La donna infatti era già sfuggita all’arresto chiesto dal pm Campochiaro lo scorso 16 febbraio, e mentre a Pescara la Squadra Mobile metteva le mani sugli altri componenti della banda, la 51enne aveva fatto perdere le tracce. Insieme ai complici, 3 uomini e 2 donne, tutti di nazionalità cinese e regolarmente residenti in Italia, L.R. aveva messo su un business da decine di migliaia di euro al mese, con appartamenti gestiti a Pescara e Montesilvano e un giro di ragazze orientali capaci di attrarre clienti da tutta la regione.
La tecnica era molto semplice: gli organizzatori riempivano i siti specializzati di annunci contenenti immagini inequivocabili, offrendo massaggi orientali a prezzi stracciati. Dietro tutto questo, però, si nascondeva un giro di prostituzione portato alla luce dopo una lunga indagine dalla Squadra Mobile. A seguito di una serie di appostamenti e intercettazioni, gli investigatori hanno verificato come in quegli appartamenti le giovanissime offrivano prestazioni di tutt’altro tipo, e per di più a ‘tariffe’ decisamente più basse rispetto alla media del mercato.
A quanto pare, molte delle ragazze spinte a prostituirsi non conoscevano neanche l’italiano ed erano costrette a seguire alla lettera gli ‘ordini’ dei membri della banda. L’arrestata dovrà ora rispondere di associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione e al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

Questo è un articolo pubblicato il 24-02-2015 alle 16:40 sul giornale del 25 febbraio 2015 - 1667 letture
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