Giorno del Ricordo, Pescara e Montesilvano celebrano i martiri delle foibe

“Quella portata avanti fu una vera e propria strategia del terrore – ha dichiarato Blasioli -, si colpirono prima i prefetti, i questori e gli amministratori comunali, in modo da rendere privi di vertice le istituzioni italiane, e subito dopo tutti coloro che a qualsiasi titolo indossassero una divisa. Non solo l'esercito, ma anche dei semplici postini. Infine, tutti gli italiani presenti in quelle terre furono colpiti da morte e umiliazione, e tra essi ricordiamo anche cento abruzzesi”.
Nel corso della mattinata è stato proiettato anche il filmato dal titolo "Foibe", incentrato sui crimini commessi dagli uomini di Tito nel 1945 ai danni degli italiani. Sensibili e toccanti le parole del professor Antonio Fares e del Presidente del Comitato provinciale dell'Associazione “Venezia Giulia e Dalmazia” Mario Diracca, che insieme a tanti altri ospiti hanno raccontato la loro esperienza di esuli.
Molte le iniziative in programma anche a Montesilvano: nella giornata di mercoledì 11 febbraio, alle ore 10, la città si fermerà per celebrare il Giorno del Ricordo dell'esodo degli italiani da Istria, Fiume e Dalmazia. Le autorità politiche e militari, insieme allo stesso Mario Diracca, deporranno una corona in memoria dei caduti presso il Monumento delle Vittime delle Foibe, in piazza Guy Moll.
“Nella storia del nostro Paese – ha dichiarato il vicesindaco e assessore agli Eventi, Ottavio De Martinis - per un lungo tempo c’è stato un spazio vuoto, una pagina bianca: un’ombra di silenzio che ha oscurato le sofferenze di oltre 300mila persone e che ha rimosso i fatti dai libri di storia, come se non fossero mai esistiti. Un’operazione culturale applicata con metodo quasi scientifico, tanto che, delle vicende dell’Istria, di Fiume e della Dalmazia, e della relativa applicazione sistematica del disegno di pulizia etnica, il popolo italiano venne tenuto praticamente all’oscuro per oltre cinquant’anni. L’emersione della storia, anche se non può cancellare del tutto le ingiustizie e il dolore, può però assolvere ad un altro compito: quello di fornire gli strumenti culturali per impedire che tutto ciò che è avvenuto possa un domani ripetersi”.
Alla cerimonia prenderanno parte anche alcune classi delle scuole secondarie di primo grado, dell’Istituto Comprensivo Villa Verrocchio e le associazioni combattentistiche e d’Arma del territorio.

Questo è un articolo pubblicato il 10-02-2015 alle 18:29 sul giornale del 11 febbraio 2015 - 1030 letture
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