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Calcio: Pescara, 3 sberle dal Bologna. All’Adriatico biancazzurri battuti 3-2

Dopo i primi due incontri di campionato, in cui gli uomini di mister Baroni - a dispetto dei due punticini incassati - avevano messo in mostra bel gioco e buona disposizione in campo, dal match con i felsinei tifosi e dirigenza si aspettavano la prima vittoria, ma a passare è stato il Bologna.
Il primo tempo è un vero e proprio incubo per il Delfino, che subisce passivamente le giocate di un Bologna in versione Bayern Monaco. Al 27’ arriva la prima doccia fredda: l’austriaco Marcel Buchel, che fino a poche settimane fa è stato a un passo dal vestire la maglia biancazzurra, ha scagliato una bordata da quasi 30 metri lasciando impietrito Fiorillo. Il raddoppio emiliano è questione di poco: passano infatti appena due minuti e Acquafresca, liberato in area da un tocco di Laribi, sfrutta al meglio una indecisione della retroguardia locale insaccando la rete del 2-0.
Delfino sotto-shock e Bologna implacabile: come un panzer, la squadra emiliana passeggia sulle rovine pescaresi, pescando il tris al 36’, grazie al bel sinistro piazzato di Federico Cesarini. In appena 10 minuti, l’Adriatico sprofonda e dagli spalti piovono i primi fischi all’indirizzo dell’undici di Baroni.
Nella ripresa la musica cambia, grazie alla strigliata del mister negli spogliatoi e all’incitamento dei tifosi: al 7’ l’incerto Salamon della prima frazione si riscatta insaccando di testa su suggerimento di Politano. Ma è l’ingresso di Pasquato, ex rossoblù, a ridare fiato alle speranze biancazzurre: a metà ripresa il fantasista irrompe come una furia in area e viene steso da Coppola. L’arbitro non ha dubbi, fischiando il rigore e spedendo negli spogliatoi il portiere bolognese. Dal dischetto Maniero riapre la partita (22’ st), aprendo il sipario su un finale all’assalto.
Le occasioni non si contano: Politano e per due volte lo stesso Maniero vanno vicinissimi al clamoroso pareggio, anche se è Bjarnason ad avere l’occasione più ghiotta, quando la sua gran conclusione al volo viene respinta dalla difesa rossoblù (42’ st). Sull’azione successiva, Salamon stoppa fallosamente Betancourt e becca il secondo giallo.
Finale palpitante, con Luca Ceccarelli che a tempo abbondantemente scaduto respinge sulla linea la maldestra deviazione di un collega di reparto, salvando il risultato mentre l’Adriatico era già pronto ad esplodere. Al triplice fischio, il Pescara torna negli spogliatoi con la consapevolezza di essersi svegliato troppo tardi: una ripresa condotta all’assalto non è stata sufficiente per recuperare le tre sberle iniziali.
“Spero che ci servirà da lezione – ha commentato Marco Baroni negli spogliatoi -, in soli 10 minuti abbiamo commesso un numero sufficiente di ingenuità da compromettere la partita”.
Il tabellino del match:
Pescara - Bologna 2-3
PESCARA: (4-3-3): Fiorillo; Pucino, Cosic (34' Pesoli), Salamon, Grillo; Guana (32' st Melchiorri), Appelt, Bjarnason; Politano, Maniero, Lazzari (8' st Pasquato). All. Baroni
BOLOGNA: (4-3-1-2): Coppola; Ceccarelli, Paez, Maietta, Morleo; Casarini, Matuzalem, Buchel; Laribi; Acquafresca (16' st Betancourt), Cacia (22' st Stojanovic). All. Lopez
Arbitro: Candussio di Cervignano
Reti: 27' Buchel, 29' Acquafresca, 36' Casarini; 7' st Salamon, 22' st Maniero (R)
Note: espulsi Coppola (19' st) e Salamon (43' st).

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