Ripescato al porto di Pescara il corpo di Luigi Di Paolo

Da allora, solo qualche segnalazione senza esito e nessun indizio verosimile su dove fosse finito l’uomo, apparentemente inghiottito nel nulla. E invece, all’interno della Renault adagiata sui fondali c’era proprio lui, mettendo così la parola fine a un rebus che durava da tempo. Di Paolo, classe 1960, era molto conosciuto presso il comune di Pescara, dove prestava servizio all’ufficio anagrafe. Rimasto vedovo qualche anno fa, aveva provato a reagire in ogni modo al dolore e alla depressione. Tutto questo, fino alla misteriosa scomparsa di due anni fa.
Il fatto che Di Paolo si fosse allontanato con la sua Renault Modus, aveva fatto pensare anche ad una fuga volontaria all’estero, spinto dal desiderio di cambiare completamente vita dopo la perdita della moglie. E invece, durante i lavori di dragaggio per la pulizia dei fondali in corso al porto canale, la vettura è stata individuata e successivamente recuperata dopo l’intervento di polizia e vigili del fuoco. L’identificazione è stata possibile grazie alla presenza di un tesserino magnetico di riconoscimento del comune. In ogni caso, la scientifica ha disposto l’esame del dna per mettere la parola fine a questa tragica vicenda.

Questo è un articolo pubblicato il 27-09-2013 alle 14:58 sul giornale del 28 settembre 2013 - 693 letture
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