Emergenza Covid: Richiesta riunione della Commissione Sanità per ascoltare i Rianimatori ed Anestesisti

"È la richiesta che invierò al Presidente della Commissione, Maria Rita Carota, per aprire uno squarcio ulteriore sulla pandemia che stiamo affrontando, un mare in tempesta al quale fortunatamente l’Abruzzo, anche e soprattutto grazie al Covid Hospital voluto dal Governatore Marsilio, dal Presidente del Consiglio regionale Sospiri e dall’assessore alla Sanità Nicoletta Verì, sta tenendo testa”.
È la proposta del Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara, Roberto Renzetti, nella doppia veste di pubblico amministratore e di medico, come Direttore facente funzioni del Reparto di Urologia dell’Ospedale Civile ‘Spirito Santo’ di Pescara.
“Medici e primari sono sicuramente i protagonisti della grande battaglia che tutti insieme stiamo combattendo – ha sottolineato il Capogruppo Renzetti -, ma senza dubbio non c’è un capofila che possa reggere un tale sforzo se non può contare su un esercito di coraggiosi, composto da infermieri, Oss, e soprattutto, in questo caso, anestesisti-rianimatori, colonne portanti nel garantire la vita a quei pazienti Covid-positivi che purtroppo vivono nella maniera peggiore la sintomatologia correlata a un virus subdolo.
Nell’Ospedale civile di Pescara operano 42 unità di anestesisti, 21 dei quali hanno accettato senza alcuna remora di vivere in prima linea la pandemia, 21 madri e padri di famiglia, ma anche ragazzi, giovani, che da otto mesi vivono praticamente in ospedale, tra i letti dei malati più gravi, dividendosi tra le due Rianimazioni dedicate esclusivamente al trattamento dei casi Covid, per 26 posti letto, e la Rianimazione pulita, per 12 posti letto.
Ventuno persone che trascorrono ogni minuto al monitoraggio dei pazienti in condizioni più critiche, intubati, tracheotomizzati, collegati a fili e monitor, sopportando, da marzo scorso, turni massacranti, con un sovraccarico di lavoro inimmaginabile, saltando le festività, garantendo un impegno e una passione ben oltre ogni più rosea aspettativa.
Perché è vero che parliamo di medici e personale che hanno fatto un giuramento indossando il proprio camice, ma è anche vero che quel personale ha anche delle famiglie, magari dei figli, o dei genitori anziani, che da otto mesi vede di sfuggita, tralasciando baci e abbracci anche per un timore psicologico di poter in qualche modo trasmettere il virus, pur adottando ogni misura di protezione e cautela.
E se è difficile per tutti quanti dover fare piccole rinunce, come a una passeggiata, o lo shopping del sabato sera, è facile immaginare quanto sia difficile per quei 21 anestesisti lavorare sul fronte della guerra pandemica, perdendo ore, giorni, settimane, otto mesi con i propri affetti. Eppure lo fanno e questo sacrificio merita di essere raccontato – ha detto il Capogruppo Renzetti –.
Per questa ragione chiederò al Presidente della Commissione Salute del Comune di convocare una seduta straordinaria invitando in audizione uno o due anestesisti impegnati nelle Rianimazioni Covid, concordando tale presenza, ovviamente, con il Direttore generale Vincenzo Ciamponi e con il primario di Infettivologia, il dottor Giustino Parruti, responsabile del Covid Hospital, per ascoltare la narrazione e descrizione di un’esperienza professionale eccezionale, ma al tempo stesso drammatica.
Credo si possa dire senza timore di smentita che senza la presenza di quei 21 anestesisti-rianimatori in prima linea, i nostri reparti difficilmente avrebbero potuto reggere lo sforzo immane e la pressione, in termini di assistenza, a cui siamo stati tutti sottoposti, soprattutto in termini numerici.
E sono certo che il loro racconto diretto sarà utile anche per renderci conto della necessità di continuare a sopportare piccoli sacrifici anche a Natale”.

Questo è un comunicato stampa pubblicato il 27-11-2020 alle 12:01 sul giornale del 28 novembre 2020 - 186 letture
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